Il carnet di viaggio in Egitto illustrato da Stefano Faravelli mi è caro per tante ragioni, ma quella principale è certamente il film documentario.
Quest’idea è nata con il primo carnet dedicato all’India. Quando ho avuto la prima copia tra le mani ancora fumante, sfogliandolo, mi domandavo: che magnifico viaggio, che bei posti, che bello sarebbe stato viaggiare in India con Stefano!
Quest’idea mi ronzava in testa anche quando ci venne in mente il progetto dell’Egitto.
Ma non ero sicuro che Stefano avrebbe accettato. Mi dicevo: figurati a turbare la concentrazione pittorica, l’ispirazione con le riprese, e deconcentrare l’artista. Avrei creato comunque un’atmosfera poco spontanea. Poi un giorno l’amica Annalisa de Simone mi presenta Stefano Folgaria, detto Steno.